7 aprile 2017

commenti & commenti


Quando i figli crescono, la prima cosa che la Madre nota, è che hanno gusti loro. I maschi approdano a gusti loro molto più tardi:

(Megamind) -Mamma, BASTA con ‘ste magliette a righe, a me non piacciono le righe!-

La madre sconvolta: -Ma come, a 6 anni le adoravi (aveva tutto un guardaroba di righe dalla mutanda al maglione passando per la borsetta della merenda)-

-Voglio delle felpe nere. Sono passati 7 anni. Da quando avevo 6 anni.-

Poi c’è la musica.
Megamind mi chiama a rapporto perché io guardi il video su youtube del suo gruppo preferito: i Pentatonics.
Come il sentore di un video comincia ad aleggiare nell’aria, anche il resto della prole accorre alla visione. Nella fattispecie WonderWoman.

I Pentatonics (scrivo come pronuncio) sono (ovviamente) cinque ragazzi, di cui una ragazza e uno di sesso incerto, che cantano senza strumenti, a cappella (pare si dica).
Il brano preferito da Megamind è L’Hallelujia di Coen. 
Mentre  ascoltiamo rapiti alcune cover di questo fantastico gruppo, Megamind tenta di spiegarmi le caratteristiche tecniche di ogni voce del gruppo, le estensioni in ottave ed altre cose a me  misteriose, inframmezzate dai commenti di WonderWoman, che, com’è noto, coglie sempre l'essenziale.

-Ah, però bella quella ragazza.-

-Ma…quello con la barba sembra un po’ Gesù. Perché ha quella barba…sta male.-

-Hey, ma quello ha la voce da femmina. Ma è una femmina o un maschio? Che brutto, comunque. Magrissimo. -

-No, comunque in questo video la ragazza non mi piace. Sta meglio bionda.-

-Ma con chi sarà fidanzata la femmina? Sarà fidanzata con uno di quelli, no?-

-Sì, ma quello scuro, che faccia che fa, ha delle labbra…Perché fa così con le labbra?-

- Ah, qui quello che sembra una femmina è meno brutto. Solo che ha sempre la voce da femmina. Peccato.-

Cosa ci vogliamo fare, è WonderWoman contro Megamind.
 

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