Tra diplomi, diplomini, feste di fine anno, concorsi musicali, concerti scolastici e pesche di beneficenza,
c'è anche la riunione di presentazione del Nuovo Esame di Terza Media.
In aula Magna faccio la seria e metto gli occhiali per vedere le slides.
Alla sesta slide di PowerPoint alla dicitura: criteri di calcolo della media dei voti
io apro l'agenda.
E scrivo una poesia.
Non è colpa mia.
E' lei che mi frullava in testa da ieri.
Come nell'ora di matematica in terza Liceo. Che scrivevo poesie, che tanto portavo Italiano ed era uscito greco scritto.
Sarà per questo che sogno di dover rifare l'esame di Maturità Classica, tutte le notti, da più di una settimana?
Sole spietato
S'abbatte il sole
sui muri cocente
nella città:
ritaglia collage
d'ombre affilate
ancora fresche e brunite
Un fiore accecato
nato bastardo
dal bordo del marciapiede
alla notte anela
per volgere alle stelle
sognanti ed umide
la corolla riarsa.
E la salvezza della notte arriva,
come dopo un lungo pianto
consolante d'infinita stanchezza.
E fino all'alba
s'affacciano
stella e fiore
in un riconoscersi muto di sorelle
l'una desiderando radici
l'altra l'eterno.
Quando gli esami li facevamo noi, non si sognavano nemmeno di disturbare i genitori con una riunione per spiegare i criteri di calcolo della media dei voti.
RispondiEliminaPoveri noi...
Sai, che magari dopo i genitori potrebbero far causa alla scuola.
Elimina;-)
Adesso c'è la condanna alla trasparenza. Tutto deve essere sviscerato e reso comprensibile, che va anche bene rispetto alla burocrazia prepotente e oscura che spesso nasconde l'ingiustizia. A volte però raggiunge il ridicolo, perchè la scuola rischia di trovarsi, anche didatticamente nella posizione di chi deve sempre giustificarsi a priori.