3 settembre 2018

LAST IS BEST

-Lunedì la Gfamily sentiva la tristezza dell'estate che finisce
-Martedì veniva assalita dalla nostalgia delle fresche altitudini e della natura
-Mercoledì mattina il Gmarito proponeva di passare il weekend in montagna
-Mercoledì pomeriggio la Madre contattava vari rifugi in varie località montane facendo confronti sui prezzi che manco altroconsumo
-Giovedì mattina prenotava una casetta su airbnb ad un prezzo talmente incredibile che per un attimo si è sospettato che in realtà quel paesino valdostano non esistesse e che giunti sul posto avremmo trovato un garage.(invece poi, no)
-Giovedì pomeriggio scaricava da internet le escursioni più belle da fare in zona Gressoney come se dovessero fermarsi una settimana, ma sognare non costa nulla.
-Venerdì mattina, ancora galvanizzati dal successo della mini-vacanza lastminute, venivano portati a conoscenza da Megamind che lui aveva una festa proprio sabato.Del suo migliore amico.
-Venerdì pomeriggio decidevamo senza alcun rimorso di lasciare Megamind a casa, gentilmente ospitato dalla mamma del suo amico, e lo sostituivamo prontamente con il cugino Luke-camminatore-delle-stelle chiamato più semplicemente Luke.
-Venerdì sera la Madre gettava un pò a caso abiti pesanti in una valigia, preparava derrate alimentari per pranzi e cene, si ricordava delle pedule e dei kway, e perfino delle mutande.
-Sabato mattina la Gfamily con Luke al seguito, svegliandosi all'alba, partiva per la Val D'Aosta, così le bambine ( e pure io) potevano felicemente aggiungere questa regione tra quelle visitate (per loro valgono pure quelle attraversate).
Megamind restava così a casa felicemente, sentendosi molto grande, con la prospettiva di un fine settimana all'insegna della vita sociale, cosa fino ad ora piuttosto insolita per lui.
E' stato grazie al navigatore che siamo arrivati in una frazioncina di Perloz, dopo molti tornanti, e abbiamo preso possesso della nostra casetta.
Una casetta spaziosa, confortevole e molto calda.


I Fantastici hanno apprezzato soprattutto la piccola colonia felina che è venuta subito a darci il benvenuto. Loro, compreso Luke, sarebbero rimasti a casa tutto il finesettimana solo a trastullarsi coi gatti.


Invece noi li abbiamo trascinati al Forte dei Bard, tra le piccole strade di un paesino medievale in pietra e legno, fino a giungere a questa fortezza imponente e grigia, che fa da guardia alla valle.



Nel pomeriggio abbiamo fatto una FANTASTICA PENNICHELLA, garanzia di qualsiasi vacanza.
Poi, nonostante le proteste dei minori che stavano organizzando un parco felino e avevano battezzato tutti i gatti del circondario, siamo andati verso Gressoney, dove abbiamo effettuato un tour guidato con audioguida dei luoghi dell'infanzia del Gmarito, che qui veniva in colonia. Quando le colonie erano delle opzioni abbordabili per far passare l'estate ai bambini. Adesso per iscrivere tuo figlio ad una settimana in Val D'Aosta  devi vendere un rene.
Il tempo era pessimo, novembrino. Che ben si accorda ai ricordi nostalgici della fanciullezza: qui giocavo a calcio, qui partiva il sentiero che facevamo per andare in gita, questo lago una volta era moooolto più grande...
Ma noi, nonostante la pioggerella deprimente, il cielo basso e grigio, l'erba bagnata, siamo stati al parco giochi, abbiamo passeggiato fino al Castello Savoia, cercato bastoni, e immaginato di comprare le case Walser abbandonate per poi ristrutturarle quando saremmo divenuti miliardari.

Sabato sera abbiamo prodotto e mangiato un risotto alla salsiccia, e siamo piombati tutti nel sonno dei giusti.
La domenica ci siamo svegliati con un cielo azzurro stupefatto lui stesso, e abbiamo fatto la nostra escursione verso l'alpeggio di Lampuney.
Lungo il percorso siamo stai deliziati dai racconti horror di Luke, che hanno mitigato il dislivello lungo la bellissima mulattiera che si arrampicava verso l'alpe.
La meta consisteva in un prato scosceso circondato da montagne selvagge e impreziosito da un bellissimo rifugio abbandonato e misterioso.
Abbiamo mangiato i panini e ci siamo goduti l'ultimo sole prima che novembre riprendesse possesso del cielo.





Siamo ridiscesi con l'intenzione di non farci fermare dalle stagioni impazzite.
Sotto una pioggia indecisa i ragazzi hanno preso possesso di un vicino parco giochi che conteneva l'attrazione più rischiesta: la carrucola. Poi siamo tornati verso Gressoney e mentre la Madre rimaneva chiusa in macchina in un parcheggio a dormire senza vergogna, il resto della comitiva ha tentato un timido shopping.
Dopo la messa, non essendo ancora pronti psichicamente alla partenza, abbiamo fatto merenda a base di strudel e cioccolata calda. La temperatura avrebbe ben giustificato pure un bombardino. 
Dopo avere dato un addio lacrimoso e teatrale ai gattini, che naturalmente hanno subìto un tentativo di adozione forzoso, siamo partiti, sotto una pioggia ormai battente.
Che meraviglioso, imprevisto, sorprendente weekend!
E' merito del Gmarito, per cui vale la massima: se puoi immaginarlo, puoi farlo.
Certo non devi avere una immaginazione al limite della ragione, come la mia.
Il Gmarito è così: detta da lui, ogni cosa sembra possibile.



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