6 dicembre 2019

mindfullness 'sta beata fava

Ho letto una cosa agghiacciante.

Una giornalista che ha scritto una lettera alla se stessa del passato, a se stessa adolescente.
L'adolescenza è il periodo in cui sei tutto futuro, sei nel brodo primordiale in cui hai tutti gli elementi allo stato primitivo per essere e fare ciò che vuoi, sei tutto in potenza. 
Percepisci ciò- dovresti essere galvanizzato ed entusiasta- invece sei terrorizzato; ma d'altra parte pensi di avere tutto il tempo del mondo per pensarci, abituarti, rimandare, aspettare che ti passino i brufoli, che quel ragazzo finalmente si dichiari, finire il liceo, perdere due chili, acquisire autostima.

Poi arrivi a 40 anni e sei perfettamente in bilico: pieno a metà di futuro e di passato, come una clessidra quando è perfettamente bilanciata.(Almeno sulla carta, secondo ragionevoli aspettative di vita; potrei invece scoprire che la mia età dell'oro è stata a 22 anni -quando imprecavo contro il traffico di Milano e facevo il mio lavoro figo- e uscire di scena l'anno prossimo). 
Sai che questa condizione di equilibrio e di stato di grazia ansia perdurerà per poco, tra un attimo presumibilmente il corredo dei ricordi sarà più pesante di quello dei progetti.
Scopri che questo E' il momento.
Per tutto. 
Per essere te stessa, per smettere di guardarti se il maglione ti copre il culo abbastanza, per chiederti se piaci abbastanza alle persone, per smettere di avere quell'incubo ricorrente in cui scopri che non hai mai dato l'esame di maturità, per cessare di annaffiare l'orticello dell'ego, bruciare i pregiudizi sulle cose e sulle persone, e finalmente volare alto.
Questo che effetti mi dà? Esaltazione? Ottimismo? La tanto decantata e di tendenza **mindfullness**,la parola più abusata di tutto il 2019, (dopo "resilienza" nel 2012)? No, direi piuttosto un'ansia Satura al 98%, come il tasso della CO2 a Tokyo.
Solo l'idea di scrivere una lettera alla me stessa adolescente mi provoca uno shock anafilattico.

Forse le direi solo una cosa.
Non peserai mai più 52 kg, quindi non rompere i coglioni.

Trovo molto più rassicurante e confortevole sul piano emotivo scrivere alla me stessa vecchia.
Cioè quando avrò i capelli bianchi, i primi (anzi i secondi) acciacchi, magari qualche nipotino, una propensione per i pediluvi, tante piccole abitudini, una routine.

Forse domani lo farò. Se ci sono ancora.

1 commento:

  1. "Non peserai mai più 52 kg, quindi non rompere i coglioni" Ahahahahhaha!! Io qualcosa in più glielo direi, ma ammetto che non avevo mai pensato a cosa dire alla mia me futura...forse perché più vado avanti con gli anni più ho paura di invecchiare senza riuscire a godermi appieno tutto quello che mi da la vita.

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