5 dicembre 2019

le strategie

xxNon perdere la testa è una questione di strategia.
questo disegno è casuale


Per esempio ieri sera. Io ho le mie personali strategie, che a chiamarle così sembrano qualcosa di molto furbo e studiato, in realtà sono reazioni uterine inconsce che spesso sfociano in turpi parolaccie spesso rinfacciate da figli gongolanti.
-Madre, hai detto caxxo?-
sì, l'ho detto, cazzo! A volte gli adulti devono dire delle parolacce proibite perchè sublimino il desiderio di fracassare a martellate l'asciugatrice.
Mi ha lasciato l'asciugatrice.
Un minuto di silenzio, per piacere.
E pensare che le avevo perfino comprato un filtro nuovo.
Credo che la nostra casa sia stata costruita su un cimitero di antichi elettrodomestici indigeni, ed ora i loro spiriti senza pace si vendicano chiamando nel regno dei morti pure i nostri apparati elettronici.
La lavastoviglie, il ferro da stiro, il mio tablet, ed ora anche lei. Lei era l'angelo del mio focolare.
Può una donna, madre di famiglia, tornare a casa la sera, con la cena da preparare, e affrontare un lutto così?
Il lugubre stendino ricoperto di lenzuola fradice troneggia in veranda. Si asciugheranno a marzo, se non piove troppo.E avranno un afrore di palude, licheni e muffe.
In lutto, dopo avere chiamato un tecnico, mi sono detta: No. Basta. E' solo una macchina. Diamo il giusto peso alle cose. Pensiamo al presepe piuttosto, che non l'ho ancora fatto.
La vita è Spirito.
Tentando di posizionare Abele, il nostro abete di Natale, sopra un tavolino, sotto il quale nelle mie intenzioni avrei fatto il presepe, esso, che è cresciuto sbilenco nel vaso, è crollato rovinosamente al suolo per ben tre volte, come Gesù sulla via Crucis, fracassando l'unica pallina in vetro superstite. Ho passato mezz'ora a puntellare il vaso con sassi, rocce, bastoni (sì, io in casa tengo sassi, rocce e bastoni. Sono le armi ancestrali che SuperMario raccoglie.). Ho zavorrato il vaso,ma nel frattempo CatWoman e Megamind dovevano cenare per andare agli scout, non avevo nulla di pronto, quindi ho preparato due piadine farcite di inadeguatezza e sconforto.
La strategia del presepe non era stata vincente, forse potevo passare al piano B, ovvero al treno solo andata delle 19.45 per l'Ovest, in alternativa la musica zen. Ma io non credo nelle cose Zen, a parte l'olio di mandorla dolce all'arancia e cannella.
Il Gmarito è tornato prima del solito, ha lasciato a casa il laptop di lavoro, mi ha dato un bacio, e poi è uscito di nuovo. 
Mi ha battuto sul tempo, ecco la strategia giusta.
Essere più veloce.
Dopo cena ho dipinto alcune tazze che mi hanno commissionato per Natale, e forse questa è l'unica strategia che funziona con me.
Prima di dormire ho allestito una tendopoli di panni da asciugare in bagno e in cucina.
Stanotte ho avuto incubi in cui c'erano esorcisti e asciugatrici e alluvioni.



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