21 giugno 2012

porcellini di ritorno

Il porcellino 4 giorni fa è partito per la sua prima vacanza da solo. Cioè, con i suoi amici-porcellini e gli educatori.
La valigia della partenza è stato il paradigma dell'apprensione materna.
Un sacchetto per ogni giorno della settimana, e su ognuno un post it con scritto il giorno e "lavati".
Cioè, làvati, con l'accento sulla prima "a", cioè imperativo del verbo lavarsi.
Che, se si chiamano porcellini, un motivo c'è.
Una smodata quantità di mutande e calze, ovvero gli indumenti che potenzialmente si tramutano in bombe chimico-batteriologico.

Ma le cose più voluminose messe in valigia sono state le raccomandazioni (mie).
Coprirsi, scoprirsi, docciarsi, essere educati, ricordarsi dove sono le scarpe di ricambio.

E lui, il porcellino è tornato con in valigia  3 kg di sassi.
Di ognuno mi ha spiegato le caratteristiche stupefacenti. Uno (grosso come uno scarpone taglia 40)  un pò verde, uno è chiaramente una pepita d'oro. Uno, se lo bagni, è rosso. Uno ha le pagliuzze d'oro.
Oltre al jedi, da grande farà il geologo.

Ora devo scoprire cosa sia stato sacrificato a favore dei sassi.

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