10 luglio 2012

eutanasia

A Bologna, chi vuole farla finita, lo fa in grande stile.

Quando fuori ci sono 40 gradi all'ombra (ma sotto l'ombra dei portici ce ne sono 43), quando la corona dei colli attorno tremola come un miraggio nel Sahara e affossa la città in una pozza di umido vapore rovente, quando la fontana del nettuno viene circondata da una gabbia di ferro non si sa se per impedire ai turisti di entrare o al nettuno di scappare a Riccione, quando per arrivare da casa a piazza Maggiore hai bisogno di fare 35 tappe in bar con aria condizionata per evitare che la suola di gomma delle scarpe si sciolga, allora, il Bolognese disperato, cosa fa.
Mangia tortellini in brodo, zampone e purè.

E dopo avere sudato brodo e pianto lacrime di grasso di maiale, muore felice.
Eutanasia emiliana di gran classe.

3 commenti:

  1. Ahahahahahahah Ognuno si merita la morte che ha scelto! :P

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  2. Sì, cioè, non so se rendo, ma a casa de miei si è pranzato così giusto una settimana fa.(io, ovviamente no, troppo mal di denti. Non sarebbe stata davvero eutanasia, ma morte tra atroci tormenti....

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  3. bè chiamiamolo volersi bene???!!!!

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