5 marzo 2013

Vintage: odore di pane

cuccatevi un post del 27 Novembre 2011

Non ci crederete lo so.Quando le cose non sembrano mai essere come le vorrei, o come dovrebbero essere.Quando il disordine invade la casa propagandosi di stanza in stanza, per piccole approssimazioni successive e inesorabili.Quando la stanchezza, l'insoddisfazione, la malinconia prendono il sopravvento su ogni mia cellula e comincio a dare il peggio di me.Quando ogni suono o parola mi sembrano un'affronto al mio desiderio di silenzio e solitudine.Quando mi guardo intorno e vedo solo occasioni per sentirmi in colpa o inadeguata.Quando lo specchio mi rimanda una faccia che non riconosco e che di certo non sorride.Quando i miei piccoli porcellini mi sembrano piccoli vampiri assetati del mio sangue, della mia vita e del mio tempo.Allora c'è una cosa (forse non sarebbe l'unica) che ristabilisce l'ordine delle cose, e fa tornare la pace in me, e l'armonia della casa.L'odore di pane appena cotto.Allora il disordine sembra solo vita vissuta.I porcellini sono solamente delle pesti.La mia stanchezza è soltanto la misura di ciò che sono riuscita a dare.La mia faccia allo specchio ha bisogno di due mani di crema idratante in più.Il pane è pronto, e nel suo profumo c'è tutta la pienezza esausta e compiuta di un altra giornata vissuta.p.s. C'ho la macchina del pane, veh. Sbatto dentro gli ingredienti e fa tutto lei. Ma quello che conta è il profumo. Sì, poi dopo il pane ce lo mangiamo.

1 commento:

  1. Come hai ragioneeee (ce l'ho anch'io la macchina del pane, ihhihi)!
    Laura

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