SuperMario è
robusto E’ macho. Lui a tavola s’alza la maglietta, si gratta l’ombelico e
chiede:- e adesso cosa si mangia?-
Lui viene
alla mia postazione pc, dopo 8 nanosecondi che mi sono seduta e acceso il
portatile, ovvero 25 minuti prima che l’aggeggio sia operativo, e mi dice:- Mamma. Perché sei qui. Devi essere in cucina.-
Lui cresce,
e io gli metto il pigiamino intero di ciniglia a righe illudendomi che sia
ancora un piccolissimo, ma gli si è scucito al cavallo, mi sa che taglia 4 anni
non esista.
Lui guarda
Masha e Orso fino alla nausea, canta in russo, e si giustifica dicendo che sì,
è vero, nel cartone c’è una bambina, ma è l’orso quello che conta.
Lui canta.
Senza fare sul serio (è una canzone). Ti viglio bene (Vasco). Kung Fu Fighting.
She moves. Il cowboy Arturo. (Sappiate che l’Indiano Bello, nella versione XXI
secolo, non ha più il chiodo nel cervello. Cruento e vagamente razzista. Ha la
PENNA SUL CAPPELLO.)
Lui suona,
qualsiasi cosa.
Getta,
qualsiasi cosa. Ama le macchine, non ha pazienza per i LEGO, adora andare a
scuola perché il suo lavoro, è andare a
scuola (modalità lavaggio del
cervello eseguita con successo).
Megamind ha
la sua scrivania. Ottimo affare Amazon, splendida occasione di attività
maschile padre figlio come nei migliori manuali del bravo genitore, un sabato
pomeriggio l’hanno montata loro due.
Ora lui si
chiude tutto il pomeriggio nella sua tana, a studiare. O suonare la chitarra.
Per ora il trip del disegno è passato di moda.
Megamind è
una spugna Veleda. Lui assorbe ogni cosa. Ma mantiene la sua forma. (per ora il
super io fa il suo dovere).
Lui si alza
alla mattina alle 06.32, ovvero 20 minuti prima della sottoscritta, nonostante
la mia sveglia inizi a suonare 40’prima. Si scalda il latte, si chiude in
cucina, sfoglia il giornale.
(Cioè
immaginate cosa prova una madre, che entra in cucina spettinata e
rincoglionita, dopo circa 7 sveglie ignorate, il trucco da fare ancora,cronicamente
in ritardo, e trova il figlio di 11 anni, perfettamente vestito, che sorseggia
il latte e cacao leggendo l’inserto del Sole24ore.)
Quando gli
ho detto che sua sorella maggiore fa molta fatica a studiare, che non riesce a
memorizzare, non ha metodo, e io dovrò aiutarla, lui la sera stessa, se l’è
presa in camera, le ha fatto uno schemino riassuntivo di studio sugli Ittiti comprensivo
di disegni divertenti che la aiutassero a ricordare. Lui non rimane mai indifferente.
A volte ho
il sospetto che sia lui a proteggermi, visto che sono un POCHINO ansiosa.
-Mamma, va
tutto bene, Tuuuuuutto ok. Non devo dirti niente.- Mi dice alla venticinquesima
volta che entro in camera per chiedergli com’è
andata/come va/cosa devi dirmi/c’è qualcosa che devi dirmi/ma sei sicuro che
non mi devi parlare/ma sei sicuro che è tutto ok, hai fame?
Non so
quanto durerà. Per questo devo ricordarmelo bene.
E cercare di
svegliarmi al mattino. Forse se punto la (prima) sveglia alle 5.20…
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