Si dà il caso che mi sono arrivati dei soldi.
Si dà il caso che-incredibilemnte- siano il frutto di un
lavoro di grafica precedentemente svolto che- sempre incredibilmente- non è
finito nel dimenticatoio dopo le fatidiche parole “no, ma te lo pago, eh” seguite da un lungo silenzio. (La variante
subdola è: se VUOI, te lo pago.
Ovvero: se proprio sei così parassita e
pezzente da chiedermi dei soldi davvero, posso pure pensare di darti qualcosa.
Prova tu a chiamare l’idraulico quando hai la melma fetida alla caviglia e a
dirgli: no, ma guarda, se PROPRIO vuoi,
poi, ti pago. Il concetto è: se non voglio essere pagata, te lo dico
subito. Se non te lo dico, beh, allora, considerami come l’idraulico.)
Si dà il caso che il Cliente era appunto il miglior cliente
possibile, di quelli che difficilmente ti capitano. Di quelli che ti dicono
pure che sei brava, senza far passare i complimenti come il saldo del lavoro
stesso.
E insomma, vorrei comprare qualcosa per me. O quel qualcosa
che desidero ma si rimanda perché non è così necessario. Pensavo che fossero
poche le cose non troppo necessarie che volevo, e invece adesso che posso permettermene una,
sono infinite. Sbavo davanti ad ogni vetrina di oggetti di Design, sulle foto
di AD (dove comunque posso permettermi giusto un portacartaigienica di alessi),
sbavo su Amazon, sbavo su Dalani. Insomma voglio tutto. Deve essere un qualcosa
con un filo di dilettevole ma anche sufficientemente utile dal non farmi
sentire in colpa.
Dunque possiamo depennare: Un Venini. La sedia a dondolo di
desàin, che tanto mica c’ho tempo di dondolare, il caminetto a bioetanolo
(questo perché non abbiamo una parete che sia una, e poi perché il Gmarito ha
detto che comprare un caminetto finto è come montare una piscinetta gonfiabile
sul balcone fingendo di avere un parco con piscina), la sedia Rietvelt.
Troppo
superflui.
Eliminiamo anche: condizionatore, nuovo aspirapolvere,
palestra (tanto non ci vado), ciclo massaggi, imbiancatura totale sala e
ingresso, tablet, rinnovo guardaroba.
Restano in gioco due:
asciugatrice. Che ormai due stendini pieni stazionano in
salotto come una accampamento di tepee indiani da settimane. Il mio senso
estetico inorridisce.
L’ellittica. Ho dovuto abbandonare spinning perché non si
incastra più con l’organizzazione famigliare, nel contempo il mio culone si
incastrerà nella sedia, se non comincio a muovermi un po’, i quaranta si
avvicinano inesorabili, e se non voglio costringermi ad una dieta pane e
cipolla, bisogna che corra ai ripari.
Asciugatrice vs ellittica
La mia amica scienziatacreativa dice che non si possono
paragonare due cose diverse, è come dire, matematicamente, quanto fa una pera
più una mela (che comunque io sostengo, già dalla prima elementare, che
facciano un frullato).
Invece no, Phra. Perché tutte e due asciugano. Una mi
asciuga i panni, l’altra il culone.
Ecco i pro degli amici di feisbuc e le mie perplessità di
donna di poca fede (in se stessa)
basta tempo perso a stendere, più tempo per te
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Davvero? Ma una volta che ho steso-in circa 15-20’-, mica poi mi
metto a guardare i panni che s’asciugano alitandoci sopra
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stirerai pochissimo
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Si, ma secondo indiscrezioni, pare che si debbano tirare fuori i
panni nonappena asciugati, altrimenti diventano accartocciati come Otzi, l’uomo
mummificato che venne dal ghiaccio. Io faccio la lavatrice e sentimento, e
se mi sento ispirata alle 22, secondo voi punto la sveglia a mezzanotte per
un appuntamento al buio con l’asciugatrice?
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Quando piove, la roba si asciuga senza che vi crescano sopra muschi e
licheni per l’ umidità
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Vero, vero, verissimo.
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L’efficienza organizzativa famigliare migliorerà
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Sono tormentata dal dubbio che che non si possa migliorare ciò che
non c’è
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Ecco i le critiche all’ellittica:
Non la userai mai
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Finchè non la compro, non posso saperlo, e poi è ormai l’ultima
spiaggia
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Occupa molto spazio
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Vero. Ma anche l’asciugatrice
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Col tempo che risparmi con l’asciugatrice, vai in palestra
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Non credo, ma in ogni caso, solo se l’asciugatrice svolge anche
funzione di babysitteraggio
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Ed ecco i commenti a favore dell’ellittica, solo due. Uno di
una amica superfitness che-ovviamente, oltre ad avere un fisico da pallavolista,
va a correre tutti i giorni anche il sabato, l’altro di un uomo. Che con molta
probabilità ignora l’esistenza degli stendini e crede che gli indumenti volino
da soli dalla lavatrice ai cassetti perfettamente stirati, senza mai essere
stati bagnati.
;-)
Eccoli
Ellittica per te donna che vuoi essere informa, aborrisci il simbolo
della schiavitù casalinga dell’asciugatrice
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Mi piace.
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Ellittica, non potrai più farne a meno, soprattutto se ti alzi alle 5
la mattina e fai un po’ di esercizio prima di andare al lavoro
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Ok. Questo è evidentemente il commento maschile, ovviamente l’ipotesi
della sveglia alle 5 è fantascienza, ma magari invece dalle 21.30 alle 22.00,
DOPO AVERE STESO…
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Asciugatrice a pedali?
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Geniale, potrei pensare ad un prototipo, arricchirmi, e poi pagare
una colf che lavi tutto a mano e asciughi la biancheria con il suo fiato.
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La scelta è arduissima.
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