15 luglio 2016

forse sono una medium e non lo so


Ho sognato che ero in una città di notte.

Una città di mare con una spiaggia fatta di sassi.

Questa città e questo mare erano piuttosto pericolosi.

Soprattutto il mare e la spiaggia. Chi voleva avvicinarsi indossava un caschetto giallo come quello dei cantieri. Ho chiesto a qualcuno perché e mi hanno fatto vedere.

Mi hanno mostrato che nella spiaggia uno strano vento forma delle dune. Dune di sassi. Dune di sassi che si muovono come fossero vive. E spesso sassi volanti possono colpirti in testa, dunque ci vuole attenzione.

E’ una spiaggia insidiosa.

Insidiosa e bellissima, perché il tramonto dura tantissimo e molte persone corrono il rischio di venire colpiti dai sassi o sommersi dalle mostruose dune semoventi pur di ammirare lo spettacolo.

Ma la cosa più inquietante, più paurosa, è il mare.

Perché questo mare è come dotato di vita propria. Non ci sono onde normali. Ci sono onde piccole, poi, all’improvviso sull’orizzonte si possono vedere onde immense che cominciano a stagliarsi e ad ingigantirsi mano a mano che si avvicinano, bellissime e trasparenti che fanno intravedere il cielo rosa di tramonto, ma crudeli e assassine. Allora la gente che sta a guardare- che sa di correre il pericolo- si mette al riparo appena prima di essere travolta da quel mostro d’acqua.

Poi l’onda successiva può anche essere talmente piccola da non riuscire nemmeno a spostare una conchiglia.  Oppure il mare si ferma immobile come uno stagno.

Guardarlo è terrificante, io sono terrificata, all’improvviso vedo una di quelle onde, solitarie in mezzo a quel mare calmo, che arriva, si avvicina, si ingigantisce. Allora, provo a fermarla con il pensiero, e con i gesti delle mani, come fossi un direttore d’orchestra. E il mare mi ubbidisce. Mi ubbidisce, e nonappena si forma una grande onda, io la riduco disegnando nell’aria con le dita.

Tutti mi guardano e mi dicono che ho un potere magico e io rispondo che no, è il mare ad essere magico e a decidere di ubbidire ai miei gesti.

Poi realizzo che devo restare lì, incastrata da un mare assassino da tenere a bada, e a dune di sassi semoventi che si spostano misteriose.

Poi stamattina ho letto della strage a Nizza, ed h pensato che questo sogno, stanotte, è proprio strano.

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