Ho sognato che ero in una città di notte.
Una città di mare con una spiaggia fatta di sassi.
Questa città e questo mare erano piuttosto pericolosi.
Soprattutto il mare e la spiaggia. Chi voleva avvicinarsi
indossava un caschetto giallo come quello dei cantieri. Ho chiesto a qualcuno perché
e mi hanno fatto vedere.
Mi hanno mostrato che nella spiaggia uno strano vento forma
delle dune. Dune di sassi. Dune di sassi che si muovono come fossero vive. E
spesso sassi volanti possono colpirti in testa, dunque ci vuole attenzione.
E’ una spiaggia insidiosa.
Insidiosa e bellissima, perché il tramonto dura tantissimo e
molte persone corrono il rischio di venire colpiti dai sassi o sommersi dalle mostruose
dune semoventi pur di ammirare lo spettacolo.
Ma la cosa più inquietante, più paurosa, è il mare.
Perché questo mare è come dotato di vita propria. Non ci
sono onde normali. Ci sono onde piccole, poi, all’improvviso sull’orizzonte si
possono vedere onde immense che cominciano a stagliarsi e ad ingigantirsi mano
a mano che si avvicinano, bellissime e trasparenti che fanno intravedere il
cielo rosa di tramonto, ma crudeli e assassine. Allora la gente che sta a
guardare- che sa di correre il pericolo- si mette al riparo appena prima di
essere travolta da quel mostro d’acqua.
Poi l’onda successiva può anche essere talmente piccola da
non riuscire nemmeno a spostare una conchiglia.
Oppure il mare si ferma immobile come uno stagno.
Guardarlo è terrificante, io sono terrificata, all’improvviso
vedo una di quelle onde, solitarie in mezzo a quel mare calmo, che arriva, si
avvicina, si ingigantisce. Allora, provo a fermarla con il pensiero, e con i
gesti delle mani, come fossi un direttore d’orchestra. E il mare mi ubbidisce.
Mi ubbidisce, e nonappena si forma una grande onda, io la riduco disegnando
nell’aria con le dita.
Tutti mi guardano e mi dicono che ho un potere magico e io
rispondo che no, è il mare ad essere magico e a decidere di ubbidire ai miei
gesti.
Poi realizzo che devo restare lì, incastrata da un mare
assassino da tenere a bada, e a dune di sassi semoventi che si spostano
misteriose.
Poi stamattina ho letto della strage a Nizza, ed h pensato
che questo sogno, stanotte, è proprio strano.
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