L’anno è iniziato e ovviamente in media almeno una delle tre rappresentanti di classe chiede venia ed avverte sul gruppo w’up che ha già dato, di avere pietà, confessando di avere sviluppato una dipendenza
Ovviamente il popolo delle mamme si scatena, ed è tutto un
tripudio di delazioni:
-Ma tu, Cristina, che
non lavori? Saresti BRAVISSIMA!- (leggi tra le righe: tu che non fai una
beata fava tutto il giorno, invece che andare in palestra, non potresti
immolarti?)
La Cristina della situazione si trova subito un impiego come
operaia in catena di montaggio a turni di 17 ore.
-E Fabìola? Fa già la
catechista! E’ bravissima, organizzata, adùsa alla gestione delle madri nonché dei
gruppi w’up dedcati!- (leggi tra le
righe: già è praticamente santa, aiutiamola a diventare martire)
Fabìola allega un file excell con tutti gli impegni della
settimana (comprendente mensa dei poveri, caritas ambrosiana, volontariato al
canile ed elezione a carica di presidentessa della bocciofila della terza età)
da cui si desuma che qualcun altro sta già provvedendo alla causa di
beatificazione, nonché passaggio a miglior vita.
Le delazioni continuano implacabili, mentre qualcuna per il
terrore di essere nominata abbandona il gruppo di w’up fingendo di avere
sbagliato tasto e di avere cliccato per errore: “elimina gruppo per sempre”.
Io pensavo di essere fuori dai giochi: lavoro e c’ho pure 4
figli, posso fornire una dichiarazione del mio datore di lavoro firmata in
duplice copia ed eventualmente lo stato di famiglia.
E invece la situazione è così disperata che me l’hanno
chiesto. Se non sapessi che davvero c’è questa tragica carestia, potrei
essere anche lusingata.
In ogni caso, ecco perché non posso fare la rappresentate di
classe, e se per caso io impazzissi un domani e mi proponessi per tale ruolo,
dovete assolutamente farmi desistere con ogni mezzo, compreso farmi perdere i
sensi con il cloroformio.
Primo: io non sopporto i lamenti sulla struttura scolastica.
L’intonaco scrostato, la tenda che non chiude bene ed entra troppo sole o
troppa ombra, il buco nel muro, il banco con le schegge di legno, l’aula con lo
spiffero, i termosifoni vicino al banco, la puzza in bagno. A meno che non stia
crollando il tetto, o non fuoriescano i liquami dai gabinetti, invadendo la
scuola di merda, non verrà fatto nulla. Quindi non intendo intraprendere crociate.
Secondo: non avvallerò alcun lamento sulle maestre né sul
loro sistema didattico. Le maestre sono sacre, almeno davanti agli alunni. A
meno che non facciano qualcosa di plateale o illegale, mi rifiuto di entrare
nel dettaglio della quantità di compiti, dei voti, del loro accento nell’ora di
inglese, del tono di voce che usano. Io, con una classe di 27 bambini userei il
lanciafiamme dopo 10 minuti, figurati insegnargli le divisioni in colonna.
Terzo: inutile chiedermi alcuna informazione su qualsivoglia
compito per casa. Dopo la prima elementare non leggo più il diario.
Quarto: non ho ancora capito la differenza tra interclasse,
associazione genitori, consiglio di istituto, consiglio di classe.
Probabilmente se mi applicassi (e andassi alle riunioni) potrei capirci
qualcosa. In sostanza mi basta leggere i verbali che mi mandano diligentemente
per mail constatando che ci sono persone più serie di me che si prendono la
briga di condividere e divulgare i programmi scolastici, le iniziative
culturali o di raccolta fondi. Trovo tutto molto lodevole, ma non sono in grado
di avere un ruolo attivo. Lasciatemi fare quella che compra il muffin per 3
euro all’uscita di scuola o compera 5 libri durante la settimana della lettura.
Se mi impegno posso pure fare la torta allo yogurt completa di etichetta con tutti
gli ingredienti e gli allergeni, da vendere nel cortile della scuola.
Quinto: se mi conosceste non mi affidereste i soldi della
gita, dell’assicurazione, del libretto delle assenze, e di tutti i regali
previsti, quali: feste di addio, feste di compleanno, Natale, fine anno,
pensionamento, matrimonio, comunione, bomboniere. Già a fare sto elenco mi è
venuta l’ansia. Mischierei tutti i nomi, gli importi, i conti correnti e i
regali, le persone, le ricorrenze, dopo tre minuti.
Sesto: Stare dietro ai miei attuali 8 gruppi w’up tra
catechismo, elementari, materna, parrocchia, gruppi per i regali di compleanno
(!?!?), scout, è un lavoro. Come minimo dovete darmi uno stipendio part time.
il lanciafiamme avrei tanto voluto usarlo contro le mamme ... ho fatto la rappresentante di classe per 8 lunghissimi anni e ancora oggi non riesco a capacitarmi come sia potuto accadere, forse sono sempre in tempo per avere un risarcimento danni morali!!!
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