18 ottobre 2016

due pesi e due misure (post anticonformista)


Ricapitoliamo.

Se un uomo e vuole accompagnarsi con un altro uomo, è amore, che vuoi?

All’amor non si comanda, e d’altra parte anche gli animali ogni tanto sono gay.

Se sei donna e vuoi metter su casa con un'altra donna, ma perché poi no?

Si amano. L’amore è una cosa privata, chi sei tu per giudicare?

“ama e fa ciò che vuoi” non lo diceva mica Sant’Agostino?

Se amo, faccio quello che voglio.

Una coppia omosessuale vuole sposarsi? Perchè no?  Si amano, vogliono mettere su famiglia, comprarsi casa, avere un mutuo, un gatto, chi sei tu per dire che è sbagliato? E’ giusto che abbiano le stesse tutele (epperò anche gli stessi diritti), comunque, che te ne importa a te? Ti toglie qualcosa? Son scelte loro.

Se si amano.

Se due uomini o due donne sposati o unite di fatto poi vogliono un figlio( che famiglia è senza figli?) , è amore, è sempre amore, quindi poi perché non possono adottarlo? Chi sei tu per giudicare, comunque tolgono pur sempre un bambino da un orfanatrofio.

E’ un gesto d’amore. E’ pur sempre una famiglia. E’ una scelta privata.

Anzi, poi, se una donna molto generosa per amore vuole imprestare il suo utero (a pagamento, ma è sempre amore, e poi la si toglie dalla povertà, non è amore, questo?) per donare questo bambino alla coppia di omosessuali ingiustamente deprivati da Madre Natura della capacità di procreare, che male c’è? Non è forse amore? Perché condannarli? Fa parte delle loro libertà.

Tra l’altro chissà, magari tra tremila anni pure i maschi potranno partorire, che passi che fa la scienza.

Se una donna non vuole avere un figlio e decide di abortire, probabilmente lasciata sola come un cane (ma è una fatto talmente privato che la solitudine è un diritto), chi sono io per commentare quel gesto?

Fatti suoi, utero suo, in fondo lo fa per amore. Per amore di quel bambino che è meglio non nasca, in una famiglia difficile, o malato, o con una madre depressa. Anzi, forse non è neanche un bambino è un grumo di cellule. Nessuno deve giudicare. E’ una cosa privata. Che ne sai tu? La conosci? Sai cosa l’ha spinta al terribile gesto? No, quindi stai zitto.

L’utero è mio e me lo gestisco io, non diceva così?

Se una donna decide che a 55 anni, dopo avere realizzato sè stessa come donna e professionista, deve avere un figlio, che t’importa? Compra, surgela, impianta il grumo di cellule.(ah, no, non è un grumo di cellule, è un bambino). Certo quando il figlio ha 10 anni lei farà fatica a far le scale, ma è pur sempre un gesto generoso, dar la vita. E’ amore. E’ comunque nella sua libera disposizione. Si chiama libertà.

Perché, forse non amerà quel bambino? Sarà forse una madre peggiore di una venticinquenne? Che ne sai tu? La conosci? No, quindi non giudicare.

Nessuno ha diritto di giudicare.

Epperò, cazzo, no.

Se fai l’undicesimo figlio sei veramente una brutta persona.

Medievale.

Di sicuro sei una fanatica religiosa.

Sei un egoista !

(egoista?)

Un’irresponsabile.

I tuoi figli vivranno nell’indigenza e nella trascuratezza affettiva.

Non avranno opportunità.

Non potranno fare gli sports.

Li condanni ad essere emarginati sociali.

Non potrai mai leggere tutti gli avvisi sul diario.

E-soprattutto- come mai potrà quella madre seguire TUTTE LE CHAT WHAT’UP?

“io non giudico mica, ci mancherebbe.(ah, meno male!) Ma solo ascoltarli tutti, se calcoliamo 10’ al giorno per uno, vogliamo fare il calcolo? Saranno di certo bambini abbandonati a loro stessi”

 

Ma l’utero non era mio, che me lo dovevo gestire io?

 

Eh, poi, soprattutto, se fai undici figli l’amore mica c’entra nulla, mi raccomando.
 

Illustrazione tratta dal libro:  La pecora diversa di Elizabeth Heck, G. Agabio

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