31 gennaio 2020

Lettera finta stile mamma blogger a Wonder, che ha scelto il classico.

WonderWoman cara, lo so, la tua è stata una scelta di ripiego. Di fronte all'opzione Scienze Umane nella cittadina accanto, che ti avrebbe costretta a:


  • fare un viaggio di ben 5 minuti in treno -senza dimenticare che abitiamo praticamente al binario 1 direzione Milano, e dalla finestra possiamo sentire gli annunci di ritardo che ti consentiranno di finire di metterti il mascara senza perdere il trenord delle 7.14-
  • imparare due vie in più e orientarti in altri paesaggi urbani
  • trovarti in un contesto in cui non sei nessuno: senza un background
  • e in definitiva a uscire dalla tua confort-zone


Hai scelto il classico nel liceo della tua cittadina di provincia, dietro l'angolo, raggiungibile in autobus in un tempo sostanzialmente equivalente;

  • Quello in cui ritroverai le tue amiche, perchè in definitiva lì andranno molti dei tuoi compagni, chi allo scientifico, chi al sociopedagogico;
  • Quello in cui c'è il laboratorio di informatica che ti attirava tanto ma che-secondo me non l'hai ancora focalizzato- è solo per chi si è iscritto allo scientifico;
  • Quello che fa la felpa con il Logo del Liceo che ti piace tanto, e che acquisterai di taglia XL da indossare sui Jeans modello boyfriend;
  • Quello in cui NON c'è tuo fratello;


Ma non importa cosa ti abbia spinto a sceglierlo, a volte scelte fatte per motivi sbagliati si rivelano delle vere e proprie rivelazioni.

Scoprirai la bellezza della tragedia greca, e potrai usare la parola iubris in maniera sensata, applicandola alle sventure -sentimentali e non- della tua vita (beh, anche se non ti troverai a sposare tuo padre e uccidere tua madre).
Il classico darà voce ai tuoi contorcimenti emotivi, legittimandoli e promuovendoli da bieche paranoie adolescenziali a grandi problematiche esistenziali affrontate da Kierkegaard (meglio stare con tutti i ragazzi carini della scuola, o sceglierne uno, rinunciando a tutti gli altri?).

Affronterai ostacoli che ti sembreranno insormontabili, per esempio capire come si mettono i dannati accenti e spiriti nella grammatica greca, o tradurre Tacito (il cui nome è puro sarcasmo, che se fosse stato Tacito davvero non avrebbe scritto quelle intraducibili versioni tra ablativi assoluti e perifrastica passiva, che se mi chiedi cosa siano, non mi ricordo, e probabilmente manco allora mi ricordavo).

E forse, durante i 5 anni che ti aspettano, ti pentirai. 
Ma dopo, ne andrai fiera. Come chi ha compiuto l'impresa della vita.
Certo, preparati a sognare l'esame di maturità per il resto della tua vita. Ma è un po' come la cicatrice del cesareo: più che una cosa spiacevole, è una medaglia al valore.

7 commenti:

  1. Risposte
    1. Mai e poi mai! le finte lettere ai figli sono la peggio cosa. Occorre tenerle nascoste fino alla morte. Quando non potrà più farmi causa, allora potrà leggerla.

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  2. Alla fine ha scelto classico???Il mio non riesco a distoglierlo dall'artistico ma ho ancora un altro anno!!!!!

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    1. Scelto è una parola grossa. Diciamo che tra Scienze Umane in uno dei migliori licei della provincia e il Classico nel liceo sotto casa, di buon livello, ma più rassicurante sotto tanti aspetti, ha scelto ciò che le sembrava meno insidioso. Ma va bene così.

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  3. "Preparati a sognare l'esame di maturità per il resto della tua vita". Niente di più vero... Faccio ancora gli incubi a volte!

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    1. Io giusto stanotte ho sognato che non avevo mai comprato il libro di letteratura greca e all'esame era uscito greco orale!

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