19 febbraio 2020

meteora dai capelli rossi, va.

Lunedì, come una meteora, la mia cuginetta dai capelli rossi è passata da qui, ed è riuscita a farmi un saluto prima di ripartire per la Francia, nazione matrigna che me l'ha portata via.
Lei, che ha 2 anni meno di me, era la mia cuginamica del cuore.
Già regionalmente separate, io andavo ogni tanto da lei durante le vacanze, e tornavo che parlavo veronese.
Ricordo pomeriggi ad inventare oggetti, ma soprattutto a costruire con i lego radio portatili multifunzionali, antesignane degli smartphone di oggi: un incrocio tra Iphone, Nespresso, Bimby, librerie, forni. Permettevano di comunicare, facevano il caffè, cucinavano, alcuni modelli erano comprensivi di asciugacapelli e lavandino.
Ricordo che ero gelosa dell'amica che abitava nel cortile a fianco. La mia cuginetta dai capelli Rossi, uan volta per consolarmi mi ha detto: sì, è amica mia, ma sai, è molto stupida e mangia le formiche.

Lunedì abbiamo bevuto un tè veloce, lei si è scandalizzata perchè ho fatto lo shatush ramato ai capelli definendomi una punk,questa cosa mi ha fatto ridere, intanto perchè ormai lo shatush, lungi dall'essere all'ultima moda è ormai quasi da pre-menopausa, e pensare che lei quando eravamo ragazzine era quella trasgressiva e fighissima che ha avuto un sacco di flirt, io l'educanda un pò sfigata e bruttarella.
L'ho accompagnata a comprare le sigarette, si è informata sulla quantità massima di tabacco trasportabile in aereo, e ne ha preso il doppio. 
Perchè se è vero che si lacca le unghie (sì, lei ha le unghie) solo con colori bonton pastello, indossa solo il mezzo tacco e un filo di perle, le è rimasto quel pò di trasgressione inside, e assoluta incoscienza,cosa che peraltro le ha permesso di sopravvivere fino ad oggi.
Inoltre è sempre in procinto di perdere aerei e treni.
-E' tardissimo! lo perdiamo!- (questa sono io, ovviamente)
-Maffidurati, se arriviamo un quarto d'ora prima è già sufficiente.
Lei prende aerei come fossero le navette per la piscina dei villaggi turistici.
Io sarei arrivata un'ora prima, con l'ansia.
L'accompagno al check-in, prima del quale un tizio dell'aeroporto, la obbliga a mettere la borsa dentro la valigia.
Ma la sua borsetta Armani nuova, la borsetta della Rivendicazione, acquistata recentemente assieme alla libertà, è troppo rigida. Per essere l'emblema dell'emancipazione avrebbe dovuto essere non dico frikkettona, ma un pò più scialla, che so, una STELLA MCCARTNEY in nappa.
Beh, fatto sta che nella valigia ipertrofica, contenente vari regali ricevuti, tabacco di contrabbando, camicioni in flanella (altro articolo non consono all'emancipazione), non ci entra più niente.
Davanti all'operatore abbiamo provato vari incastri, cambiato scarpe, compresso beautycase.
-Ma scusa 'sta scatola di cartone, la devi portare?-
-sssst! c'è una cosa!-
-e toglila!-
-sttt! c'è il tabacco!-
-lascia a casa la tazza, te la spedisco!-
-No!Mai!- spiaccichiamo quel povero beauty contro ogni legge della fisica,ci sdraiamo sulla valigia, alla fine rimane fuori la camiciona di flanella. I minuti passano. 
-Potresti avvolgertela come una sciarpa attorno al collo.-
La sciarpa mi è rimasta sul groppone. Tanto io non ho bisogno di emanciparmi.
Sono già praticamente una punk.
-Corri! hai praticamente perso l'aereo!-
-Maffigurati! mancano ancora 10 minuti. Tu piuttosto stai qui, che se mi trovano il tabacco contrabbandato, avrò bisogno di te.-
E la cuginetta si allontana, con la sua valigia rosa che ha la massa di un buco nero, tanto è compressa e densa la materia al suo interno, i capelli rossi mai del tutto domati, coraggiosa, incosciente, bellissima.

Whattsappa:-Ok, puoi andare, non l'hanno trovato-


una tardo-punk premenopausa

1 commento:

  1. Belli, io volevo fare il rosa...che è anche meno punk visto che se lo fanno le vecchiette!

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