9 marzo 2020

cosa non capisci della frase: STAI A CASA?

Anche io a 14 anni mi sentivo immortale.
E pensavo che le cose brutte capitassero solo agli altri, o nei paesi più sfigati, o ai vecchi. 



Comunque lontano da me.
Ora però mi domando: ma tutti questi adolescenti (e visto che l'adolescenza si è protratta dai 14 ai 28 anni parliamo di una casino di persone) che sono in giro fregandosene bellamente, a bere aperitivi, approfittando di questa vacanza forzata- sì, vacanza-: ma dico, ai loro genitori e nonni non ci pensano? 
Ai medici e agli infermieri che stanno rischiando la loro vita e la sicurezza delle loro famiglie?

E in seconda battuta, i genitori di questi cretini non sono capaci di costringere i loro figli alla prudenza neanche di fronte ad una epidemia?

E infine, ma che cacchio ci fanno tutti 'sti vecchietti in giro al supermercato, nei bar a giocare a rubamazzetto o mangiare la brioche? Hanno voglia di risolvere il problema pensionistico italiano? 
Sarebbe così semplice: tutti 'sti ragazzetti in giro a cazzeggiare, ma che andassero a fare la spesa per i nonni anziani o i vicini di pianerottolo, se hanno tutta sta voglia di uscire.

Invece no, se ne sbattono, perchè il mondo può andare a farsi fottere, ma loro mica possono rinunciare a vagare inutilmente in branco, coltivando il loro ego.

L'allarmismo funziona solo per andare all'esselunga a comprare 8 kg di farina, ma invece per stare a casa no?

Chiusi in una bolla, cominceranno a disperarsi solo quando il contagio li colpirà direttamente. E anche allora, sarà colpa di qualcun altro.



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